LIBERTAS FORLI’ – G.S.FRUVIT 0-3 (27-29, 17-25, 25-27)
Ha vinto chi ha sbagliato meno, ha vinto chi è stata più squadra, ha vinto chi non aveva nulla da perdere mettendo sul parquet cuore tecnica e intelligenza.
Nella ventiduesima giornata Fruvit incontrava una Libertas Forli’ che sta lottando per un posto in zona play off insieme a Cremona ora passata al secondo posto con la vittoria su Lugo, e Riviera Rimini.
Gara diversa quella delle rodigine che invece lottano per restare fuori dalla zona retrocessione che ora è a otto punti di distanza.
Sabato il coach forlivese le ha tentate tutte per arginare l’attacco giallo nero senza riuscirvi, ora la formazione romagnola rischia parecchio dopo lo sgambetto subito da Bolognesi e compagne.
Ha vinto chi ha sbagliato meno, ha vinto chi è stata più squadra, ha vinto chi non aveva nulla da perdere mettendo sul parquet cuore tecnica e intelligenza.
“E’stata una bellissima partita la nostra, commenta coach Perilli, le ragazze hanno saputo sacrificarsi in difesa, giocare con molta lucidità senza pressioni.
E’stata una partita divertente da vedere, sapevamo del valore delle avversarie, delle loro capacità.
Abbiamo letto bene la partita e i loro schemi e in tante occasioni con la battuta le abbiamo tenute a freno.
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Sono contenta perché abbiamo saputo reagire nel terzo set quando siamo passate sotto, non è stato facile ma ci siamo riuscite con volontà. Fondamentali quasi perfetti, ottima la battuta, la ricezione ha avuto due o tre lacune ma ha funzionato, molto bene la difesa sulle palle potenti delle avversarie, bene il muro che ci ha permesso di rigiocare spesso il contrattacco oltre a fare nove punti diretti. Bene l’attacco oggi giocato molto di testa ed esperienza.
Restano quattro gare con dodici punti in palio che ora sono diventati tutti scontri diretti.
Saranno partite forse tra le più dure da non sottovalutare assolutamente, quindi bisognerà lavorare ancora in palestra oltre che a restare concentrate.”
Già da qualche settimana era evidente la buona condizione e forma fisica della squadra di Perilli che con questo mette a segno il quarto risultato utile consecutivo.
La partita:
Primo set tiratissimo fin da subito, Beriotto mura il 3-5 e Bolognesi si fa murare il 5-6. Fruvit avanti di tre con Ferroni, Bolognesi e ancora Beriotto a muro.
Toffanin gioca una fast veloce e potente che fa sedere il libero romagnolo che comunque tiene viva la palla, il contrattacco di Forli’ viene difeso e D’Iseppi segna il 12-16.
Bolognesi di fino piazza un bel pallonetto alle spalle di Gardini dove nessuno copre, Ferroni segna in battuta e di nuovo Toffanin in fast, 13-18.
Forli’ trova un break positivo con Gardini di prima intenzione su ribattuta e due ace, costringendo Perilli a fermare il gioco, 16-18.
Padrone di casa che si portano in parità a 20 con un bel primo tempo di Raggi, e passano in vantaggio con un muro su Ferroni.
Poi arriva il muro di Bolognesi e di Ghiotti, 22-23. Bolognesi batte in rete, di nuovo parità. Forli’ sbaglia l’attacco e D’Iseppi commette invasione, 24 pari.
Diventa un testa a testa giocato da entrambe le formazioni con i centrali, Toffanin e Raggi, 27 pari. Le romagnole non reggono la pressione e sbagliano battuta e attacco.
Nel secondo set è ancora Fruvit che parte forte aggredendo ogni pallone, sull’1-5 vanno assegnati tre punti a Ferroni e uno a Bolognesi. Libertas impatta a cinque con due errori in battuta di Beriotto e Ghiotti.
Ferroni segna un ace e D’Iseppi un pallonetto, 7-8, Beriotto si conferma implacabile a muro.
Sempre avanti di due-tre punti Fruvit sino all’ 11-14 poi prende il largo, Fast di Toffanin, ace di D’Iseppi, Beriotto di prima intenzione, 13-20, il finale di set è di Ferroni e Ghiotti.
Terzo set giocato punto a punto sino al 5-4, l’opposto Bernabè si mette in luce. Il 7-4 è una ricezione sbagliata di Bolognesi.
Ora è il Forli’ che inizia a sbagliare in attacco, mentre Toffanin esplode a muro, 9 pari.
Nessuno vuole cedere Fruvit può ambire al bottino pieno, Forli’ deve assolutamente recuperare.
Punto a punto sino a 19 pari con due invasioni a rete Fruvit.
Le romagnole passano in vantaggio con la battuta fuori di Toffanin e una bella diagonale di Stradaioli che trova il muro rodigino fuori tempo, 19-21.
Ghiotti e Bolognesi impattano poi Forli’ segna di nuovo, Perilli chiama il time out.
Sul 23 pari le padrone di casa attaccano fuori, il primo match point di Fruvit si annulla con la battuta a rete di Ghiotti, D’Iseppi segna il 24-25 ma poi viene annullato anche il secondo.
Toffanin piazza il punto numero 26 e D’iseppi vince set e incontro in battuta.
Ora lo sguardo è rivolto alla partita di domenica 7 aprile contro il Cervia che ha giocato domenica 31 marzo contro il Campagnola Reggio Emilia.
LIBERTAS FORLÌ: Bettini, Balducci, Bernabè, Grillini, Gardini, Rossi, Raggi, Stradaioli, Valpiani, Laghi, D’Aurea, Geminiani (L1), Morelli (L2). Allenatore: Andres Delgado
G.S. Fruvit: Coltro, Ghiotti (7), Toffanin (8), Fyda, Ferroni (11), Bolognesi (15), D’Iseppi(13), Beriotto(5), Schibuola, Franzoso (L1), Tridello (L2). Allenatore: Giuliana Perilli.
Fruvit: Ace fatti 5, ace subiti 5, muri subiti 5, muri punto 13, attacchi sbagliati 5, battute sbagliate 10. Punti fatti primo set 26, secondo set 18, terzo set 20.
Arbitri: 1° Alessandra Monti, 2° Antonio Esposito
Vista dalla panchina
Oggi è stato il mio esordio da accompagnatore e devo dire che l’emozione era forte.
L’ingesso sul parquet del palazzetto di Forli’ ancora deserto penso rientri nelle ormai decennali abitudini Fruvit, e vivere con le dirette interessate la preparazione pre partita è stato edificante. Il cazzeggio iniziale è la routine, fino a quando con il sorriso Giuliana richiama a se le ragazze per la discussione tecnica. Il coach chiede di riportare quello che per le ragazze era il “compito”, il resoconto del video della partita delle avversarie. Sono rimasto particolarmente colpito da Angela che ha saputo fare una disamina del gioco avversario puntuale e precisa mentre le compagne la ascoltavano e ribattevano sul come affrontare gli schemi avversari, (già me la vedo l’ultima di campionato con la maglietta “Moviola”).
C’è la preparazione personale, i cerottini della Bolo, la lunghissima treccia della Gio, i fazzolettini sempre a portata di naso per tutte, ognuna ha il proprio gesto scaramantico.
Il palazzetto comincia a riempirsi e il brusio è potente. Il riconoscimento con gli arbitri avviene in fondo alla scala degli spogliatoi, le ragazze trovano un angolo, dove dirsi quelle poche ma efficaci parole che servono a caricarsi e via per il “cinque” sul campo.
Arriva poi il momento del riscaldamento, le avversarie si “squadrano”, gli allenatori le osservano, il pubblico le commenta, ci sono anche tifosi giallo neri, i genitori.
Arriva anche il litigio col pallone che va dove vuole lui e non verso la compagna, le schiacciate e i pallonetti fetenti della Giuli, a un cenno con le avversarie si va a rete eccetera eccetera, fino alle prove di battuta.
Il secondo arbitro chiede lo schema di formazione, e poi “loro” scendono in campo. Il pubblico applaude le proprie beniamine e via col fischio d’inizio.
Oggi ho assistito a una partita, dove le padrone di casa dovevano dimostrare di essere le seconde e la Fruvit doveva solo giocare come sa fare e ha dimostrato nelle ultime quattro gare.
E’ stato uno spasso continuo, i commenti dal campo in certi momenti sono esilaranti, come quelli durante il time out.
La gara si è messa subito a nostro favore, le contromisure ipotizzate poco prima sono state rispettate, contribuendo a far restare ottimo il clima panchina.
Il primo vero sorriso della Giuli è arrivato sul 2-0 quando ha detto “un punto lo portiamo a casa”, il secondo quando la Richi è stata “fucilata” per la seconda volta, alla stessa maniera, dalla battuta di Forli’ sulla linea dei nove metri.
Non è stato facile vincere ma ho visto la caparbietà e la voglia di farlo negli sguardi che le ragazze si lanciavano al termine di ogni azione. Alla fine selfie di rito quando si vince, baci e abbracci, il dolce della mamma della Ludo ormai un must, doccia capelli e…pasta della Silvana.
Beh direte voi cosa c’è di diverso dalle altre partite, sono cosi da cent’anni ormai nella pallavolo.
Si lo so, ma per me dalla panchina era la prima volta e mi sono divertito di più.